Giornata della Terra tra storici accordi Onu e visite a sorpresa del Papa

Giornata della Terra tra storici accordi Onu e visite a sorpresa del Papa

Dal 22 al 25 aprile si celebra l’Earth Day, la Giornata dedicata alla Terra istituita dall’Onu ben 46 anni fa, un’iniziativa che coinvolge 192 Stati e un miliardo di persone “unite per salvare il pianeta”. L’evento del 2016 sarà ricordato per la firma dello storico accordo sul clima raggiunto a Parigi; una cerimonia senza precedenti, con 165 capi di Stato e di governo che hanno sottoscritto l’impegno a restare “ben al di sotto dei 2 gradi” di aumento della temperatura rispetto ai livelli pre-industriali, e se possibile contenerlo entro 1,5 gradi, al fine di evitare conseguenze catastrofiche.

L’Earth Day del 2016 ha anche un secondo scopo, quello di piantare 7,8 miliardi di alberi, uno per ogni abitante del globo, da qui al 2020, quando ricorrerà il 50esimo anniversario dell’iniziativa. Per la Giornata della Terra sono previsti eventi di sensibilizzazione in tutto il mondo, anche nel nostro Paese. A Roma, ad esempio, è aperto il “Villaggio per la Terra” a Villa Borghese dal 22 al 25 aprile, con eventi dedicati alla tutela del pianeta e alla solidarietà. Proprio ieri, domenica 24 aprile, nel pomeriggio Papa Francesco ha deciso di partecipare a sorpresa alla manifestazione di Villa Borghese, dove è stato invitato in particolare per il suo impegno “green”, espresso tra l’altro con l’enciclica “Laudato si’“.

“Sentendo voi parlare mi sono venute due immagini: il deserto e la foresta. Io ho pensato: questa gente, tutti voi, prendono il deserto per trasformarlo in foresta. Vanno dove c’è deserto e non c’è speranza, e fanno cose che fanno diventare foresta questo deserto. La foresta è piena di alberi, è piena di verde, ma troppo disordinata. Però così è la vita. E passare dal deserto alla foresta è un bel lavoro che voi fate. Voi trasformate deserti in foreste”, ha dichiarato il Pontefice rivolgendosi ai partecipanti della manifestazione.

“Vi dò un compito da fare a casa: guardate la faccia delle persone quando andate a casa. Preoccupati, ognuno chiuso in se stesso. Manca il sorriso, la tenerezza. L’amicizia sociale. Dove non c’è l’amicizia sociale sempre c’è l’odio, la guerra. Stiamo vivendo una terza Guerra Mondiale a pezzi”, ha concluso Papa Francesco.

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