Pokémon Go sbarca in Italia, mentre nel mondo è oggetto di bizzarrie
Pokémon Go, il gioco per smartphone che consiste nel dare la caccia nel mondo reale ai pokémon virtuali grazie al Gps e la realtà aumentata, è ufficialmente disponibile anche in Italia. L’applicazione è stata infatti rilasciata nel nostro Paese e in altri, come Spagna e Portogallo, sull’App Store di Apple e sul Google Play Store per Android, schizzando immediatamente in testa alle classifiche delle applicazioni gratuite più scaricate.
Non è passata neanche una settimana dal suo debutto negli States che il videogame sta creando una mania incontrollabile, tanto da finire al centro di casi di cronaca più o meno seri, senz’altro curiosi, come l’avventura di un impiegato americano, richiamato dal capo perché colto in flagrante mentre giocava a Pokémon Go in ufficio durante le ore lavorative. Il datore di lavoro ha consegnato al dipendente un foglio con scritto: “Ti stiamo pagando per lavorare, non per inseguire, col tuo cellulare, personaggi immaginari dei videogiochi tutto il giorno. Gioca durante la pausa o a pranzo. Altrimenti avrai tutto il tempo del mondo per essere disoccupato e acchiapparli tutti”.
Ma la mania ha causato episodi ben più seri, frutto della negligenza e della noncuranza. Sempre negli States, in Alabama, un 28enne si è schiantato con la sua macchina contro un albero perché giocava con l’applicazione mentre stava guidando, mentre a San Diego due ragazzi sono caduti da una scogliera mentre cercavano di catturare un pokémon. Per protagonisti di questi episodi sono usciti tutti illesi dai rispettivi incidenti.
Il fenomeno Pokémon Go è talmente incontrollabile da raggiungere luoghi di riflessione come Auschwitz e il Museo dell’Olocausto di Washington, perfino tra le tombe degli eroi nel cimitero di Arlington c’è chi si è dilettato a lanciare pokéball virtuali.
“Per rispetto di tutti i morti sepolti a Arlington chiediamo di non giocare a Pokemon in questo luogo sacro”, ha fatto sapere la direzione del cimitero alle porte di Washington dove sono sepolti i caduti in guerra e i tre fratelli Kennedy. “Giocare a Pokemon in un memoriale delicato alle vittime del Nazismo è estremamente inappropriato. Stiamo cercando di ottenere che il museo sia rimosso dalle Poke-stops”, ha detto il portavoce dell’Holocaust Museum della capitale, Andrew Hollinger. Anche il museo di Auschwitz-Birkenau in Polonia che commemora lo sterminio di sei milioni di ebrei da parte del nazismo ha chiesto a Niantic Labs di escludere la location dal gioco.
The Pokémon Company ha ovviamente accolto tali richieste, sottolineando il fatto che è già possibile contattarli per segnalare luoghi inappropriati che fanno parte del gioco, in modo da essere eliminati dalla mappa.