Facebook, il bug che trasforma i post in spam, che fare?
Su Facebook un bug segnala i post come spam, che fare? Come ripristinarli?
Facebook si trova di nuovo alle prese con un bug. In pochi mesi c’è stato più di un “baco” dispettoso a dare grattacapi al social blu di Mark Zuckerberg. L’elenco degli errori compiuti durante la scrittura di un programma che poi finisce per alternare il corretto funzionamento del sistema, è davvero lungo. Dei più recenti possiamo ricordare un bug curioso ma certamente di cattivo gusto, che dichiarò morte 2 milioni di persone compreso il buon Mark, fondatore di e amministratore delegato di Facebook.
Nel mese di giugno 2018, 14 milioni di post che, nelle intenzioni degli utenti, dovevano essere privati, furono resi pubblici. A provocare l’errore fu un bug che cambiava le preferenze sulla privacy in automatico senza avvertire gli utenti. Prima ancora centinaia di profili di Facebook si sono visti riaffiorare vecchi contenuti senza il permesso degli utenti.
Vecchie foto e video venivano riproposti senza nessuna logica, ossia la selezione dei vecchi messaggi era del tutto casuale. Non era il video “Il tuo anno in breve” che ripercorre le tappe fondamentali dell’anno trascorso su Facebook che, a scelta dell’utente, si può pubblicare o no sul profilo. Si trattava di bug, un altro errore del sistema Facebook, che colpiva alcuni profili scelti a caso.
E che dire del bug che a luglio cominciò a sbloccare i contatti bannati? Questo errore fece circa 800mila “vittime” e darne comunicazione fu proprio il colosso dei social network. Anche questo “errore” sollevò un polverone di invettive che investì in pieno viso il social. Per fortuna Facebook corre ai ripari sempre in modo tempestivo, ma questo non lo affranca da altri “errori”.
Non a caso proprio in queste ore, un altro malefico “insetto” si fa vivo e mette tutto il mondo è in agitazione. Molti, infatti, hanno segnalato che subito dopo la condivisione su Facebook, il post è scomparso dalla bacheca. I contenuti, anche se di formato vario (notizie, pensieri e video) e argomenti diversi (gossip, politica, compleanni, anniversari, canzoni, Salvini, migranti della Diciotti, tragedia del Raganello o disastro del Ponte Morandi) sono stati cancellati e segnalati dal social come spam.
E, ironia della sorte, gli utenti per denunciare il “bug mago” che trasforma i post in spam, hanno scelto Twitter, il grande competitor di Facebook.
Ma c’è di più: a quanto pare l’errore non ha colpito solo gli utenti comuni ma anche le grandi testate di informazione e i big della comunicazione. Ovviamente, è facile immaginare come il bug in questione abbia scatenato la fantasia e alimentato teorie complottiste di vario genere. Alcuni utenti, infatti, sospettando che dietro la cancellazione dei post ci potesse essere una strategia o una questione politica, non hanno tardato ad accusare Facebook di censura.
Ma davvero potrebbe essere un attacco mirato? Improbabile. Giacché il “baco” agisce in modo del tutto casuale, molto verosimilmente si tratta solo dell’ennesimo problema di sistema. Nessuna censura: semplicemente è uno dei tanti momenti in cui Facebook aggiorna o modifica le impostazioni del social network.
Non a caso da Facebook si affrettano a far sapere: “Un errore ha colpito il nostro sistema automatico, il che significa che qualche post è stato contrassegnato erroneamente come spam. Abbiamo identificato la soluzione e stiamo risolvendo il problema. Ci scusiamo con tutti coloro che sono stati interessati dal bug”.
L’errore questa volta, dunque, segnala automaticamente il post come spam, o contenuto indesiderato, e lo riposiziona nella cartella delle comunicazioni di assistenza Facebook. Come si risolve il problema? In modo semplicissimo: basta entrare nella cartella di assistenza e cercare il proprio post. Una volta trovato, si deve solo confermare che non è spam e che rispetta le regole del social, e il gioco è fatto: il post sarà di nuovo visibile nella vostra bacheca.