Archiviazione dati: le modalità migliori
L’archiviazione dei dati rappresenta un elemento fondamentale per la gestione della parte informativa di un’azienda o di un singolo individuo. Non bisogna dimenticare che questo aspetto si basa su alcuni elementi essenziali, come, per esempio, l’affidabilità, l’efficienza e la sicurezza. È davvero significativo poter rispondere a questi parametri, quando si tratta di conservare le informazioni. È chiaro anche che ormai i processi di digitalizzazione sono ampiamente diffusi e quindi diventa molto importante pensare a quali siano le soluzioni più efficaci per l’archiviazione dei dati e delle informazioni.
L’importanza degli hard disk
Gli hard disk da molto tempo ormai rappresentano la soluzione principale per archiviare i dati. Si tratta di dischi rigidi magnetici, che, per le loro stesse caratteristiche, hanno una grande capacità di immagazzinare tantissimi dati. Inoltre sono abbastanza economici, quindi anche per questo continuano ad essere un’opzione su cui ricadono le scelte di molti.
Ma bisogna anche parlare a questo proposito degli SSD, una sigla che indica Solid State Drives. Si tratta di dispositivi di archiviazione che hanno rivoluzionato in qualche modo il mondo dell’archiviazione dei dati. Le loro caratteristiche principali, che sono poi anche i loro punti di forza, stanno nella velocità e nell’affidabilità. Sono resistenti e riducono il rischio di perdita che potrebbe essere determinata da guasti fisici.
Ma esistono anche altre forme di archiviazione dei dati, altre modalità che bisogna citare per avere un quadro completo. Si sta parlando del cloud storage.
Che cos’è il cloud storage
Il cloud storage negli ultimi tempi è riuscito a conquistare una grande notorietà e molti utilizzano questo sistema di archiviazione sia da privati che da aziende. Il cloud storage è molto vantaggioso, perché ha la possibilità di far accedere ai dati da qualsiasi luogo e utilizzando qualunque dispositivo.
Il cloud rappresenta un servizio molto flessibile. In ogni caso bisogna considerare con molta attenzione alcuni aspetti, come la sicurezza e la privacy, scegliendo bene il provider e assicurandosi che quest’ultimo offra delle garanzie molto specifiche. Ma l’archiviazione digitale presenta sicuramente dei vantaggi che vale la pena considerare.
Quali sono i vantaggi dell’archiviazione digitale
Come abbiamo detto, ormai ci muoviamo sempre di più nel mondo dell’archiviazione digitale, una modalità che ci introduce in una rivoluzione importante per quanto riguarda la conservazione e l’accesso alle informazioni. Vediamo quali sono alcuni vantaggi dell’archiviazione digitale:
- accessibilità, perché, come abbiamo già specificato, si può accedere ai dati conservati in ogni momento, in qualunque situazione e utilizzando qualsiasi dispositivo, facilitando in questo modo la collaborazione e la condivisione;
- scalabilità, con il fatto che la capacità di archiviazione può essere anche ampliata in base alle esigenze degli utenti;
- sicurezza, un aspetto molto importante che può essere messo in atto attraverso vari sistemi, come dei backup effettuati regolarmente o la crittografia;
- risparmio dei costi che riguardano la gestione e la manutenzione delle infrastrutture;
- sostenibilità ambientale, attraverso un impatto migliore dettato dall’utilizzo contenuto di materiali fisici e dal risparmio energetico.
L’archiviazione ibrida
Un’altra forma di cui si deve parlare e che rappresenta una soluzione sempre più scelta da molti è quella dell’archiviazione ibrida. Si tratta di una modalità molto utile, perché mette insieme le soluzioni del cloud e dello storage fisico.
Tutto questo può essere davvero molto utile perché offre un equilibrio di alcuni elementi essenziali, come l’accessibilità, la sicurezza e il budget a disposizione. L’archiviazione ibrida non è affatto da sottovalutare, perché permette di sfruttare una maggiore flessibilità, soprattutto per quanto riguarda l’accesso e la gestione delle informazioni.
Per fare un esempio, si può prendere quello delle aziende che per conservare dati sensibili possono utilizzare dispositivi fisici, mentre per conservare dati meno sensibili possono fare ricorso al cloud, in modo da avere un accesso più distribuito.