Blitz del fisco nella sede francese di Google

Blitz del fisco nella sede francese di Google

Secondo il quotidiano Le Parisien, alle prime luci dell’alba di ieri mattina un centinaio di inquirenti si sono messi all’opera per controllare la sede parigina del colosso Google, sulla rue de Londres, dopo il ricorso presentato dallo stesso governo. Questa volta la Francia, sotto la rappresentanza del ministero delle Finanze guidato da Michel Sapin sospetta Google di evasione fiscale.

Il blitz con la perquisizione a tappeto era top secret, come ha spiegato una fonte al quotidiano francese. L’operazione è stata effettuata nell’ambito di un’indagine datata giugno 2015 e basata “su fatti di frode fiscale aggravata e riciclaggio”, come spiegato dai magistrati, con lo scopo di controllare il colosso tecnologico e “verificare se omettendo di dichiarare una parte delle sue attività realizzate sul territorio francese, sia venuto meno ai suoi oneri fiscali, in particolare, per quanto riguarda la tassa sulla società e sui benefici”.

Dal canto suo, Google si è limitata a commentare l’accaduto esprimendo la propria collaborazione: “Rispettiamo la legislazione francese e cooperiamo pienamente con le autorità per rispondere alle loro richieste”, ha dichiarato un portavoce di BigG.

Il colosso di Mountain View non è l’unica multinazionale nel mirino del fisco europeo: altre aziende come Amazon e Facebook ricevono regolarmente accusa di elusione fiscale, sia negli States sia in Europa poiché scelgono impiantare il loro quartier generale in Paesi con minor pressione fiscale, difatti è un’improbabile coincidenza che la sede Google Europa si trovi proprio in Irlanda.

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