Cresce il ricorso ai piccoli prestiti per smartphone e pc: come sapere se le rate sono corrette?

La tecnologia incide nel nostro vivere quotidiano in misura particolarmente incisiva e in qualsiasi campo. Basti pensare, specie nei duri momenti del lockdown, quanto influisca nel mantenere saldi i rapporti sociali, piuttosto di quanto sia divenuto di fondamentale importanza per garantire sicurezza a sé stessi ed in alcuni casi all’intero nucleo familiare.

Negli ultimi due decenni, d’altro canto, l’evoluzione del mondo tecnologico è stato costante ed ineluttabile, con una velocità che ha stupito tutti i consumatori del mondo. L’esempio più lampante, in tal senso, proviene dagli smartphone: ad inizio del nuovo millennio consentivano soltanto di telefonare ed inviare SMS, mentre al giorno d’oggi danno la possibilità di essere sempre connessi tramite Internet ed effettuare videochiamate.

Il boom dell’e-commerce

La tecnologia, però, ha letteralmente rivoluzionato il mondo di fare shopping, come testimonia il successo dell’e-commerce, cresciuto esponenzialmente in questi mesi caratterizzati dall’emergenza sanitaria: tramite smartphone, pc o tablet, è stato possibile continuare ad acquistare beni ricevendoli direttamente a casa propria, talvolta con un risparmio piuttosto significativo in termini economici.

È fuor di dubbio che anche nell’e-commerce, così come nel “mondo reale”, i beni riguardanti il mondo della tecnologia siano i prediletti dei consumatori italiani: la tecnologia, per il tramite della rete telematica, fa da anello di congiunzione per l’acquisto di prodotti del settore hi-tech.

L’acquisto di alcuni prodotti, però, spesso implica l’esborso di una cifra certamente non contenuta. Non tutti, talvolta, dispongono della liquidità necessaria per comprare questi beni in un’unica soluzione, come il caso – tra i mille esempi che si potrebbero fare – dello smartwatch o non appena si rende disponibile l’acquisto dell’ultimo modello iPhone.

In questi casi, quindi, moltissimi utenti optano per l’acquisto tramite un piccolo finanziamento, che concede loro la possibilità di entrare in possesso del bene nonostante non dispongano dei mezzi economici per far fronte alla compera. Questi finanziamenti, spesso, vengono concessi – complice l’importo non particolarmente elevato – per mezzo di una carta di credito.

Aumenta il ricorso ai finanziamenti

Ed il motivo è presto detto: il venditore è certo che il pagamento vada a buon fine, in quanto è l’ente creditizio che ha emesso lo strumento di pagamento ad assicurare ciò. Una sorta di garanzia che, oltre ad aver consentito un miglior accesso ai prodotti hi-tech per i consumatori, ha consentito agli istituti di credito di incrementare il numero di credit-card emesse: non è raro che un utente decida di possederla per acquistare, ad esempio, un telefonino.

Ovviamente, questa modalità è adatta per l’acquisto di beni di importo contenuto, di norma sino ad un massimo di €.1500,00: oltre tale soglia bisogna, necessariamente, ricorrere ad un finanziamento con modalità di addebito rateale sul conto corrente o, qualora si rientrasse nella categoria dei “cattivi pagatori”, tramite l’emissione di un numero di cambiali che vadano a coprire l’intera somma finanziata più gli interessi contrattualmente previsti.

In tutti i casi, specie in quest’ultimo dato l’importo certamente non contenuto, è particolarmente importante valutare con attenzione le clausole previste nel contratto e, soprattutto, verificare che le stesse siano corrette. Ed un modo efficace è, come ben esplicato nel link che segue, sapere come si calcola la percentuale, al fine di poter verificare, prontamente, se quanto indicato dalla finanziaria corrisponda al vero.

In quest’anno particolarmente funesto, gli italiani non hanno rinunciato all’acquisto di beni tecnologici. E a primeggiare è stato, come ormai da svariato tempo, il campo della telefonia: approfittando del lockdown, moltissimi italiani hanno deciso di cambiare il modello del cellulare. A seguire, si registra un incremento piuttosto significativo della vendita dei computer portatili, grazie anche alla grande accelerazione del lavoro in remoto.