Energia green, l’esempio di Google
Energia green: Google si avvia ad alimentare i suoi server solo con energia proveniente da fonti rinnovabili.
Google al momento utilizza le energie rinnovabili per alimentare più del 30% dei suoi impianti.
Gli impianti di Google costruiti intorno ai data center, sfruttano in massima parte l’eolico e in minima il fotovoltaico perché “I luoghi più idonei alla produzione di energia rinnovabile spesso non sono compatibili con quelli più adatti ai data center. I data center funzionano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, mentre la maggior parte delle fonti di energia rinnovabile non hanno (ancora) questo livello di costanza”.
L’impegno di Google utilizzare il più possibile le energie rinnovabili è da sempre un elemento distintivo del colosso di Mountain View.
Perciò non ci meravigliamo se adesso punta a un obiettivo ambizioso: alimentare tutti i suoi impianti con energia rinnovabile prodotta da sé entro il 2017.
Big G spiega di perseguire questa finalità non solo per un doveroso senso di responsabilità ma anche perché per l’azienda questa è una vera e propria opportunità di crescita.
“La scienza ci dice che la lotta contro il cambiamento climatico è una priorità globale sempre più urgente. Crediamo che il settore privato, in collaborazione con i leader politici, debba prendere misure concrete importanti e che per quanto riguarda Google, siamo in grado di farlo in un modo che porta crescita e opportunità. Abbiamo la responsabilità di farlo – per i nostri utenti e per l’ambiente”.
Questo racconta Urs Hölzle, Senior Vice President Technical Infrastracture Google, il quale, sostenendo la bontà delle strategie della sua società, spiega: “L’ingombrante presenza di gruppi come Google deve farsi spazio in modo discreto, evitando di depauperare le risorse naturali, limitando le emissioni e riducendo il proprio impatto sull’ambiente: perseguire l’obiettivo del 100% di risorse rinnovabili sfruttato significa intraprendere un percorso di crescita sano e sostenibile, qualcosa che fa bene al brand e fa bene al pianeta”.