Il guanto hi-tech per ritrovare l’uso della mano
Il guanto hi-tech per ritrovare l’uso della mano.
Sei persone con quadriplegia hanno potuto finalmente usare la mano prendendo una tazza o stringendo fra le dita un documento.
Il miracolo grazie a un’interfaccia robotica formata da un esoscheletro e da una cuffietta.
Il progetto è stato sviluppato e realizzato dagli scienziati della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, insieme ai colleghi tedeschi dell’Università di Tubinga.
Lo studio è stato pubblicato e illustrato sulla famosa rivista internazionale Science Robotics.
Si parte dal principio di ripristinare le attività motorie compromesse per lesioni del midollo spinale, cosa che può portare a quadriplegia e che colpisce una persona su 10.000.
Il professore Maria Chiara Carrozza, ordinario di Bioingegneria industriale presso la scuola Sant’Anna, rivela: “Nelle persone con paralisi è interrotto un circuito interno, quello che noi facciamo è tentare di ripristinarlo dall’esterno bypassando la lesione”.
“La cuffia posta nella testa – prosegue la Carrozza – contiene una serie di elettrodi in grado di interpretare l’intenzione della persona, ad esempio quella di afferrare un oggetto o di stringerlo, captando segnali dell’attività cerebrale e del movimento degli occhi, e di trasmettere questi segnali all’esoscheletro della mano che li converte in comandi per muovere l’oggetto secondo le intenzioni”.