Interventi del Governo inglese sui social network
I social fanno parte della nostra realtà quotidiana, volenti o nolenti ce li ritroviamo nella nostra vita di tutti i giorni. Ma per quanto possono essere piacevoli o rappresentare un punto di incontro virtuale e di svago, sono anche una fonte di problemi e di pericoli. Di notizie che riportano di account sospesi o cancellati se ne leggono tutti i giorni, ma la nostra sicurezza, la nostra tranquillità e la nostra libertà, dovrebbero essere monitorate e protette proprio da chi gestisce i social network.
Etica dei social media
In merito al comportamento negligente, proprio dei responsabili dei social network Londra ha avviato un rilevante giro di vite contro tutti i social che non agiscono in modo tempestivo contro gli account che generano problemi. Una delle misure è quella di rimuovere tutti i contenuti che vanno contro i regolamenti stessi sia dei social network che della legge; ovvero materiale che istiga alla violenza, al suicidio, al ricatto, al masochismo.
Il governo inglese sta agendo con così tanta veemenza da far tremare le alte sfere ovvero i Ceo e i manager di Facebook, Twitter, e Instagram che potrebbero rischiare addirittura di essere perseguiti giuridicamente; delle prossime azioni del governo londinese ha dato annuncio la sottosegretaria alla salute mentale e alla prevenzione dei suicidi, Jackie Doley Price, che riveste questa nuova carica creata di recente proprio dal governo. La Price ha annunciato che presto le regolamentazioni in merito ai social potrebbero diventare molto severe.
Interventi efficaci e monitoraggio
L’obiettivo principale del governo inglese sarebbe quello di imporre ai social network di rimuovere immediatamente tutti i contenuti pericolosi per gli adolescenti. L’azione è mossa proprio verso la negligenza e l’abitudine dei social di tralasciare il monitoraggio e gli interventi di pulizia in merito agli account aperti sui social stessi e utilizzati in modo improprio.
La proposta inglese sarebbe di rivoluzionare tutte le regole e le leggi in merito al comparto social media, e porre in essere anche ai grandi network online un trattamento pari a quello che viene riservato agli editori, chiamati a pubblicare sia sui giornali cartacei che sulle testate di news online contenuti adeguati e controllati. Contenuti che non possono in nessun modo compromettere la stabilità del lettore, soprattutto se esso è minorenne.
La legge dalla parte degli utenti
E’ prevista in questo senso la creazione di un’autorità specifica di controllo e se queste regole non verranno rinfrescate, applicate, eseguite alla lettera, le sanzioni saranno veramente pesanti. Questo caso nel Regno Unito è esploso a seguito del suicidio di un’adolescente di Londra, una ragazzina di 14 anni tale Molly Russel che si è tolta la vita due anni fa; purtroppo solo dopo la tragedia i genitori hanno scoperto che sul suo cellulare, soprattutto sul suo account Instagram, la ragazza riceveva post che la incitavano al suicidio, la spingevano alla depressione, e promuovevano il masochismo.
Questo caso delicatissimo in cui è stata coinvolta una minorenne ha fatto partire una campagna mediatica del Regno Unito per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche per inchiodare alle proprie responsabilità tutti i dirigenti dei social media. Persone praticamente incuranti nei confronti di queste vicende terribili che possono accadere proprio perché ci sono individui che accedono ai loro account social solo e soltanto per fare del male; una situazione di allarme in Inghilterra e in altri paesi che prevede una serie di incontri di alto livello tra gli esponenti del governo britannico e tutti i leader dei social network per trovare insieme una soluzione senza uno scontro legale.
Piattaforme di svago
Per questo è stato programmato un incontro tra Adam Mosseri, che fa parte del network Instagram, e il Ministro della salute inglese Hankcock; è stata pensata anche la pubblicazione di un libro bianco che tratterà i comportamenti dei social online. In pratica tutti gli organi coinvolti sembrano predisposti a un dialogo e alla ricerca di una soluzione in buona pace. Certo è che questo disordine e questa assoluta libertà di agire in modo illegale sulle piattaforme cosiddette di svago deve essere fatto rientrare con un monitoraggio costante e un applicazione immediata delle procedure di contenimento, nei confronti di chi diffonde sentimenti e malesseri finalizzati a provocare disturbi e finanche la morte a chi non sa difendersi da un pericolo invisibile ma costante.
Nonostante queste notizie avverse i social possono essere anche un valido mezzo di socializzazione e di lavoro; chi ne fa buon uso può trarne dei vantaggi, crearsi una rete di contatti lavorativi, commerciali, e tanto altro. Sui social è possibile creare campagne pubblicitarie per la propria azienda e gestire delle strategie di marketing, come fa circle.digital.
C’è da sottolineare che per i meno esperti vi sono agenzie apposite che si occupano di creare un ottimo portfolio clienti attraverso vari canali di contatto; un rapido giro sul web può aiutare a chiarirsi le idee in merito.