RoboGlove, il superguanto di General Motors e NASA
Circa 10 anni fa, il colosso dell’auto di Detroit, la General Motors aveva stretto accordi con la NASA, l’agenzia spaziale americana, per lo sviluppo tecnologico dei RoboGlove, una sorta di “super-guanti” ideati per aumentare la forza ed essere impiegati sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove è in uso dal 2011.
Ora al progetto si aggrega la Bioservo Technologies AB, un’azienda svedese specializzata in “esoscheletri morbidi”, che espanderà i confini di utilizzo dei RoboGlove fino al campo sanitario e produttivo.
Il RoboGlove sfrutta sofisticati sensori, attuatori e tendini paragonabili ai nervi, ai muscoli e ai tendini di una mano umana e la Bioservo svilupperà inizialmente un nuovo dispositivo di assistenza alla mano per uso industriale che potrebbe aumentare l’efficienza e allo stesso tempo ridurre l’affaticamento dei muscoli della mano. GM intende essere il primo cliente manifatturiero statunitense di questa nuova tecnologia e la proverà in alcuni dei suoi stabilimenti. Bioservo produrrà e venderà il nuovo guanto per diversi utilizzi, tra cui la riabilitazione medica e per qualsiasi attività che richieda un aumento della forza della presa.
Tomas Ward, CEO di Bioservo Technologies, ha commentato: “Unire il meglio di tre mondi – la tecnologia spaziale della NASA, l’ingegneria di GM e la tecnologia medica di Bioservo – in un nuovo guanto industriale potrebbe portare all’adozione di questa tecnologia su scala industriale, è un grande passo in avanti verso l’introduzione di tecnologie esoscheletriche morbide nel mondo”.
Kurt Wiese, vice president Global Manufacturing Engineering di GM ha dichiarato: “Il successore del RoboGlove può ridurre la quantità di forza che un lavoratore deve applicare quando utilizza un utensile per un periodo di tempo prolungato o quando effettua movimenti ripetitivi”.