Russia Promobot, robot ”fuggitivo”
Succede a Perm, in Russia. Un robot trova la porta aperta senza nessun ostacolo e ne approfitta per uscire sino a scaricare le sue batterie e ritrovarsi in mezzo al traffico provocando un ingorgo: non è la trama di un film, ma la cronaca della prima “fuga” di un robot dal laboratorio in cui è stato costruito.
Il “fuggitivo” si chiama Promobot, dal nome dell’azienda che lo ha costruito, la quale ha spiegato che il robot stava eseguendo una serie di test per imparare a orientarsi, quando per errore una porta è rimasta aperta e, in assenza di ostacoli, il robot è riuscito a uscire dal laboratorio arrivando fino alla strada.
Promobot è il primo della nuova generazione di robot dell’omonima azienda. Il modello indicato, con la sigla V3, prevede la sua presentazione al pubblico per settembre. Per il robot è stato molto “naturale” uscire senza incontrare ostacoli e il personale dell’azienda lo ha cercato per ben 40 minuti prima di accorgersi che Promobot aveva già provocato un ingorgo ed era circondato da curiosi e polizia.
Filippo Cavallo, esperto di robotica sociale dell’istituto di Biorobotica della scuola Superiore di Pisa, ha spiegato che “la fuga non si sarebbe verificata se il robot fosse stato programmato in modo corretto. Chi ha programmato l’esperimento avrebbe dovuto dare al robot un’area di operazioni definita, con un limite massimo all’interno del quale muoversi e da non superare. Il robot avrebbe anche dovuto tener conto dell’autonomia delle sue batterie e non allontanarsi dal punto di recupero. La fuga è comunque uno spunto importante per chi sta lavorando sulle capacità cognitive dei robot di orientarsi nell’ambiente e uno stimolo a costruire macchine in grado di collaborare con l’uomo”.