Spazio, scoperti tre pianeti potenzialmente abitabili

Spazio, scoperti tre pianeti potenzialmente abitabili

A circa “soli” 40 anni luce da noi, sono stati scoperti tre pianeti che potrebbero essere potenzialmente abitabili. Questi “cugini” della Terra orbitano intorno a una stella nana rossa ultrafredda e possiedono temperature e dimensioni molto simili a quelle di Marte e Venere.

La scoperta è stata discussa su Nature, ed apre la speranza di trovare nuove forme di vita nell’Universo: è la prima volta che si scoprono dei pianeti simili alla Terra che orbitano intorno a nane rosse, un tipo di stelle molto comuni nella Galassia. Secondo gli scienziati, questi tre pianeti si trovano ai margini della cosiddetta fascia di abitabilità, difatti i pianeti molto vicini alla stella principale, ma i due più interni ricevono una luce solo quattro e due volte la luce che la Terra riceve dal Sole, dato che la nana rossa è più fredda e meno luminosa rispetto al Sole, tutto ciò rende l’atmosfera idonea ad ospitare forme di vita, anche se in forma elementare.

Gli astronomi hanno  scoperto i tre pianeti osservando la stella 2MASS J23062928-0502285, di dieci volte più piccola del Sole e molto più fredda, un tipo di stella chiamata dagli scienziati “nana rossa ultrafredda“, per la temperatura che si aggira sui 2500 °C, di gran lunga inferiore rispetto alla temperatura del Sole, che in superficie è di circa 5000 °C.

Julien de Wit, del Massachusetts Institute of Technology (MIT) negli USA, ha spiegato che “grazie a diversi telescopi giganti attualmente in costruzione, tra cui l’E-ELT dell’ESO e il James Webb Space Telescope della NASA/ESA/CSA, il cui lancio è previsto nel 2018-, saremo presto in grado di studiare la composizione atmosferica di questi pianeti e di indagare, per la prima volta, la presenza di acqua e di tracce di attività biologica. È un passo gigante verso la ricerca della vita oltre il Sistema solare”.

Dopo aver scoperto i tre pianeti, gli astronomi li hanno osservati più a fondo con lo strumento HAWK-1 installato a uno dei telescopi del Very Large Telescope (Vlt), scoprendo che i pianeti hanno dimensioni simili a quelle della Terra. Due dei “cugini” hanno un periodo orbitale di 1,5 e 2,4 giorni, rispettivamente, mentre il terzo ha un periodo meno ben determinato, tra i 4,5 e i 73 giorni. Michaël Gillon dell’Istituto di Astrofisica e Geofisica di Liegi, ha spiegato che “Questi periodi orbitali così brevi indicano che i pianeti si trovano da 20 a 100 volte più vicini alla loro stella che la Terra al Sole. La struttura di questo sistema planetario è molto più simile, in scala, al sistema delle lune di Giove che a quello del Sistema Solare”.

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