Zuckerberg contro il Brasile per lo stop di WhatsApp
Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, è sceso in campo per protestare contro il Brasile, a causa del blocco imposto alla sua applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp, acquisita dal social blu (che conta ormai 1,6 miliardi di utenti) nel 2014 al costo di 14 miliardi di euro.
Zuckerberg ha invitato tutti i cittadini brasiliani a scendere in piazza per manifestare contro il blocco del servizio: “L’idea che chiunque in Brasile possa negare la libertà di comunicare è davvero spaventoso per la democrazia. Fate sentire la vostra voce”, ha scritto Zuckerberg in un post sul suo social network, invitando i brasiliani a partecipare ad un sit-in davanti al Parlamento di Brasilia per sostenere la presentazione da parte del neonato Fronte parlamentare per internet libero, alle 18 locali, di una proposta di legge per scongiurare nuovi blocchi dei servizi internet come WhatsApp.
”Negare il diritto di comunicare nel modo che si preferisce e’ molto pericoloso per una democrazia. Tu ed i tuoi amici potere aiutarci ad impedire che ciò succeda di nuovo’‘, ha proseguito il fondatore Facebook, il quale ha lanciato anche una petizione online su change.org “Spero che facciate sentire la vostra voce e chiediate un cambiamento”, ha concluso.
Il blocco al quale si riferisce Zuckerberg è quello scaturito da una sentenza di poche settimane fa, emessa dal giudice Marcel Montalvão del Tribunale di Lagarto, come conseguenza della mancata collaborazione da parte dell’azienda WhatsApp nel corso di un’inchiesta riguardante il traffico di stupefacenti.